Gli assegni bancari sono un sistema di pagamento molto in uso. Possono essere utilizzati da coloro che hanno un conto corrente presso un istituto bancario. Pertanto, sapere come compilare un assegno bancario è molto utile, specie se in un dato momento non si può contare su denaro liquido. In questa guida completa ed esaustiva, ti spieghiamo come portare a termine quest’obiettivo presso una banca. Va data massima attenzione a tutti i passaggi, affinché ni ti imbatta in un’errata compilazione che, di fatto, renderebbe l’assegno bancario inutilizzabile oppure nullo.
Quali sono i campi da compilare in un assegno bancario?
Luogo
Qual è la città in cui viene compilato l’assegno? Il luogo, in genere, è da intendersi come la sede della banca/filiale bancaria in cui viene effettuata la compilazione. In questo caso si parla di assegno bancario su piazza. All’opposto, se il luogo è diverso, si parla di assegno bancario fuori piazza. Il luogo è un parametro di fondamentale importanza, perché determina i tempi dell’accredito.
Nello specifico, nel caso dell’assegno bancario su piazza, il pagamento viene effettuato nello stesso Comune, dove è stato emesso il titolo. In questa casistica, è possibile incassare l’assegno entro un lasso di tempo pari ad 8 giorni. La data di emissione è visibile in alto a destra, come ti indicheremo a breve. Per quanto riguarda l’assegno fuori piazza, i titoli sono pagabili in un Comune differente rispetto a quello dove è avvenuta l’emissione. In questo caso, la riscossione può avvenire entro 15 giorni, se il Comune è in Italia, entro 20 giorni, se il luogo è in un Paese dell’Unione Europea e in 60 giorni, se la riscossione appartiene ad un altro continente.
Data
Bisogna specificare il giorno di inizio della validità dell’assegno. Senza data, l’assegno bancario non è consentito dalla Legge Italiana. Stesso discorso per gli assegni bancari post-datati.
Importo in numeri
Campo essenziale da compilare è l’importo da saldare. Occorre inserirlo in numeri, scrivendo anche i decimali.
Importo in lettere
Sulla stessa falsariga di quanto indicato l’importo va indicato chiaramente anche in lettere. A fronte di decimali, occorre inserire la prima parte in lettere, mentre la seconda parte, va espressa in numeri, preceduti dalla barra. Non in lettere. Ad esempio, cento/00.
Nome e cognome del beneficiario
Chi è la persona a cui intendi destinare l’importo dell’assegno. Il nome e il cognome del beneficiario banno inseriti nella terza riga.

Firma
In qualità di emittente, a seguito della corretta compilazione di tutti i campi obbligatori, per rendere valido l’assegno bancario, occorre firmarlo. Va detto che la firma deve essere chiara e leggibile. Se l’assegno risulta firmato con una firma differente rispetto a quella apposta in fase di apertura del conto corrente, l’assegno è considerato nullo.
Clausola non trasferibile
Per questioni strettamente connesse alla sicurezza dell’incasso della somma da destinare, il parametro della clausola non trasferibile è divenuto con il passare degli anni sempre più importante. Per assegno trasferibile si intende quell’assegno dove l’importo può essere incassato anche da un soggetto diverso dal beneficiario, ma chiaramente indicato da quest’ultimo. Nel secondo caso, invece, la somma può essere prelevata solo dal beneficiario e non da altri soggetti.
Cos’è un assegno sbarrato?
Sebbene non sia molto in uso, l’assegno sbarrato è una forma di pagamento comunque esistente. Si contraddistingue da due barre al centro.
L’assegno sbarrato può essere generale o specifico. Nel primo caso, tra le due barre non compaiono diciture. Ciò significa che lo si può incassare se viene mostrato da una banca o da un cliente. Nel secondo caso, c’è una dicitura tra le due barre: questa può essere il nome di una banca o di una persona. Ciò vuol dire che l’incasso dell’importo può avvenire solo presso quella banca o da parte di quel determinato cliente.
Perché ricorrere all’assegno sbarrato
Per salvaguardare gli interessi dell’emittente. A fronte di smarrimento, chi troverà l’assegno non lo potrà incassare. L’unica eccezione è che sia trasferibile ed importo inferiore a 1.000 euro.
Il tagliandino e la sua compilazione
A sinistra dell’assegno vi è un tagliandino. Occorre compilarlo correttamente. Dopodiché l’assegno si stacca e resta il tagliandino su libretto a fare da traccia di tutti gli assegni che sono stati emessi.
Sono 4 le righe che compongono un tagliandino: all’interno della prima, devi inserire la data. Esattamente quella che riporti sull’assegno. Nella seconda, devi indicare il nome del beneficiario. Nella terza, si inserisce la cifra dell’assegno in numeri. Infine, la quarta riga è la causale in cui devi spiegare il motivo di emissione dell’assegno. Questo parametro è presente solo sul tagliandino e non sull’assegno.
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